Circolare n. 17/00 del 9 ottobre 2000

 

L’ANTICIPO PESA MENO ANCHE PER IRPEG E IRAP

Il decreto legge "misure urgenti in materia di imposta sui redditi delle persone fisiche e di accise" prevede la riduzione delle percentuali di riduzione degli acconti da versare entro il 30 novembre in relazione ad IRPEF, IRPEG ed IRAP. Infatti il d.l. stabilisce, per il periodo d’imposta 2000, che le misure dell’acconto sono le seguenti:

In pratica - se il d.l. verrà approvato nella sua attuale versione - l’acconto IRPEF passa dal 92 al 87%, l’acconto IRAP dal 98 al 95% e l’acconto IRPEG dal 98 al 93% (articolo a, comma 4 e 5 del decreto legge).

Non hanno invece subito alcuna variazione i contributi INPS a percentuale dovuti sul minimale da artigiani e commercialisti e nemmeno i contributi dovuti dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS, che si versano in due rate uguali, di cui la prima entro il termine per il versamento a saldo delle somme dovute per l’anno precedente e la seconda entro il 30 novembre.

Gli acconti IRAP e IRPEG

Per determinare gli acconti IRAP e IRPEG di novembre, si deve distinguere tra contribuenti obbligati a eseguire l’acconto in due rate, di cui la prima già effettuata entro il termine per il versamento a saldo delle imposte dovute per l’anno precedente, e contribuenti obbligati ad effettuare l’acconto in unica rata. Per chi esegue l’acconto di novembre in unica soluzione, è sufficiente applicare la nuova misura del 95% al debito storico IRAP e del 93% al debito storico IRPEG. Invece, i contribuenti tenuti a versare l’acconto in due rate, che hanno già pagato la prima rata di acconto, devono determinare la seconda rata di novembre per differenza rispetto alla misura percentuale pagata per la prima rata. Tenuto conto che la misura prima prevista, sia per l’IRAP sia per l’IRPEG, era del 98%, chi ha versato la prima rata ha pagato il 40% del 98%. Ha cioè versato il 39,2% dell’importo dovuto. Perciò chi deve versare la seconda rata IRAP applica il 55,8% sul debito IRAP di competenza 1999 (95% meno 39,2% già pagato). Chi deve versare la seconda rata IRPEG applica invece il 53,8% sul debito IRPEG di competenza 1999 (93% meno 39,2% già pagato).

L’IRAP delle persone fisiche.

L’acconto IRAP per il 2000 delle persone fisiche è dovuto solo se il debito d’imposta che è stato indicato al rigo IQ70 per l’IRAP supera le 100mila lire. Di norma, solo se l’importo della prima rata d’acconto è superiore a 200mila lire il versamento dell’acconto relativo al 2000 si fa in due rate; se l’importo che sarebbe dovuto come prima rata non supera 200mile lire, l’acconto si versa in una sola volta a novembre. In caso di acconto da versare in due rate, la prima rata è uguale al 40% dell’acconto dovuto, e la seconda è del 60%. La prima rata IRAP è uguale al 40% del 98%; è cioè uguale al 39,2% di rigo IQ70. Perciò, nel caso di contribuente che ha versato la prima rata IRAP, la seconda rata è uguale al 55,8% sul debito IRAP di competenza 1999 (95% meno 39,2% già pagato). Resta fermo che in caso di acconto IRAP in unica soluzione si applica la nuova misura del 95% sul debito IRAP di rigo IQ70.

I contribuenti, sia se persone fisiche, sia se società di persone o società di capitali, in luogo di applicare le misure percentuali sul debito storico dell’anno precedente, possono anche determinare l’acconto per il 2000 in base ai redditi effettivi del 2000, se inferiori all’anno precedente.

I nuovi sconti nell’Unico 2001.

I contribuenti potranno fruire dell’aumento delle detrazioni nel momento in cui dovranno pagare le imposte del 2000, relative al modello Unico 2001. In sede di chiusura dei conti del 2000 i contribuenti potranno anche beneficiare della estensione dell’aliquota IRPEF del 18,5% sul primo scaglione di reddito, elevato da 15 a 20 milioni.

I contribuenti IRPEF, compresi quindi gli esercenti una libera attività, potranno anche fruire della riduzione dell’acconto IRPEF e IRAP per il 2000 da versare entro il 30 novembre 2000.

E’ infatti stabilito, per il periodo d’imposta 2000, che la misura dell’acconto IRPEF passa dal 92 all’87%, mentre la misura dell’acconto IRAP passa dal 98 al 95%. Si ricorda che l’acconto, sia IRPEF sia IRAP, si versa in unica soluzione entro il 30 novembre, se l’importo a debito è inferiore a 502mila lire. L’acconto si versa in due rate, se l’importo dovuto supera le 502mila lire. In caso di acconto da versare in due rate, la prima rata è uguale al 40% dell’acconto dovuto, e la seconda è del 60%. Per versare la seconda rata IRPEF, in base al debito storico dell’anno precedente, si deve applicare il 50,2% del rigo RN24 (il 50,2% è uguale alla differenza tra l’87% dovuto meno il 36,8% già versato).

I contribuenti possono anche rideterminare l’acconto dovuto per il 2000 in base ai redditi effettivi del 2000, se inferiori all’anno precedente. In questo caso, se eseguono il ricalcolo dell’acconto 2000 sulla base dei redditi presunti per il 2000, potranno applicare la prima aliquota IRPEF del 18,5% fino all’imponibile di 20 milioni e fruire dell’innalzamento delle nuove detrazioni per redditi di lavoro autonomo o d’impresa.