CIRCOLARE 026/2002 DEL 4 SETTEMBRE 2002
REGISTRI: ISTRUZIONI PER LA LORO REGOLARE TENUTA
Con l'intervenuta semplificazione nella tenuta dei registri e dei libri contabili - e le successive indicazioni fornite dall'Amministrazione - appare opportuno fare il punto della situazione, evidenziando quanto segue:
1.- L’OBBLIGO DI NUMERAZIONE DELLE PAGINE
L’articolo 8 della legge 383/2001 ha soppresso l’obbligo di bollatura e vidimazione per il libro giornale, per quello degli inventari e per i registri obbligatori per imposte dirette e Iva. Ha lasciato il solo obbligo di numerazione progressiva delle pagine e ha confermato che restano comunque soggetti alle ordinarie regole di vidimazione i libri sociali obbligatori indicati nell’articolo 2421 del Codice civile (p. es. libro soci, verbale assemblee, verbale C.d.A.).
Sulla numerazione delle pagine, la circolare 92/E del 22 ottobre 2001 ha chiarito che questo adempimento:
È dunque possibile, in alternativa alla numerazione preventiva, numerare le pagine durante la fase di stampa del registro.
In caso di bollatura facoltativa dei libri contabili e di bollatura obbligatoria prevista da leggi speciali rimane poi ferma la competenza dell’ufficio del registro delle imprese o dei notai. In queste ipotesi, si applicano le regole contenute nella circolare del Ministero dell’Industria 3407/C del 1997 che fissa il criterio della progressività della numerazione entro l’anno in cui è effettuata la vidimazione.
2.- INDICAZIONE DELL’ANNO SUL REGISTRO
Con la circolare n. 92/2001 e la risoluzione n. 85/2002 il Fisco aveva chiarito che la numerazione del libro giornale, degli inventari e dei registri obbligatori Iva e imposte dirette, non bollati e non vidimati facoltativamente dal contribuente, doveva essere effettuata progressivamente per ciascun anno, con l’indicazione, pagina per pagina, dell’anno a cui si riferiva. Così ad esempio, per il 2002 la numerazione andava eseguita secondo la seguente progressione: 2002/1, 2002/2, eccetera.
Erano però sorti dei dubbi in merito all’anno da indicare sui registri. Non va infatti dimenticato che in presenza dell’obbligo di bollatura e vidimazione (e dunque prima dell’entrata in vigore della legge 383/2001) l’anno di riferimento era immediatamente individuabile nell’anno di vidimazione: i registri vidimati nel corso del 2000, dunque, dovevano recare l’indicazione del medesimo anno. Non essendovi più l’obbligo di vidimazione, era dunque necessario dare una chiara soluzione al problema dell’anno da riportare in sede di numerazione.
Sul punto è intervenuta proprio la circolare 64/E dello scorso 30 luglio, secondo la quale l’anno da indicare sui registri è l’anno a cui fa riferimento la contabilità e non quello in cui è effettuata la stampa delle pagine.
Esempio
Se nel 2003 viene stampata la contabilità relativa al periodo d’imposta 2002, la numerazione dovrà essere effettuata secondo le seguenti modalità: 2002/1, 2002/2 e così via, indipendentemente dall’anno in cui si effettua la stampa del libro, vale a dire l’anno 2003.
Risulta inoltre importante il chiarimento fornito della circolare 64/E a proposito delle modalità di numerazione da adottare nel libro degli inventari. E’ stato infatti precisato che l’indicazione dell’anno può essere omessa se le annotazioni riportate occupano solo poche pagine per ciascun annualità.
3.- Le marche "valgono" per 100 pagine
La scomparsa dell’obbligo di vidimazione ha modificato anche le regole sull’imposta di bollo dovuta per i libri contabili. Perciò:
Sul pagamento dell’imposta di bollo per il libro giornale e per il libro degli inventari mediante apposizione di marche, con la risoluzione n. 85 del 2002 era stato chiarito che la stessa andava versata per le pagine effettivamente utilizzate. Sempre la circolare 64/E, ha comunque precisato che le marche vanno applicate ogni 100 pagine – o frazione o multipli di cento – effettivamente utilizzate, indipendentemente dall’anno cui si riferisce la numerazione progressiva.
Esempio
Nel caso in cui il libro giornale con le scritture dell’anno termini alla pagina numero 2002/90, l’imposta di bollo, assolta con marche applicate sulla pagina 2002/1, deve ritenersi assolta anche per le prime dieci pagine dell’anno 2003. Pertanto, le nuove marche dovranno apporsi sulla pagina 2003/11, ossia sulla centounesima pagina del libro giornale.
4.- Terzi incaricati della tenuta dei libri o registri multiaziendali
in sostanza secondo l’agenzia delle Entrate, gli unici adempimenti cui sono tenuti i terzi incaricati della tenuta dei libri o registri multiaziendali, sono i seguenti:
Infine, l’Agenzia ha chiarito che i registri multiaziendali a striscia continua, elaborati con sistemi meccanografici, si considerano regolarmente tenuti a condizione che i dati dell’esercizio in corso, memorizzati su supporto magnetico, siano resi disponibili a richiesta degli organi di controllo e siano trascritti su supporti cartacei entro i termini per la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi.
5.- RIEPILOGO
Tipologia libro |
Numerazione |
Vidimazione annuale |
Vidimazione iniziale |
Libro giornale |
SI |
NO |
NO |
Libro inventari |
SI |
NO |
NO |
Registri Iva |
SI |
NO |
NO |
Registri Imposte dirette |
SI |
NO |
NO |
Registri di cui all’articolo 2421 del Codice Civile |
SI |
NO |
SI |
I chiarimenti dell’agenzia delle Entrate con la circolare 60/E e 64/E del 30 luglio e 1° agosto 2002.
NUMERAZIONE |
Viene confermata come unico adempimento obbligatorio e può essere preventiva o contestuale alla fase di stampa |
ANNO DA INDICARE |
E’ quello al quale si riferisce la contabilità |
IMPOSTA DI BOLLO |
Si paga in via preventiva e per ogni 100 pagine o frazioni o multipli di 100, indipendentemente dall’anno cui si riferisce la numerazione progressiva |
LIBRO INVENTARI |
Se le annotazioni per ciascuna annualità occupano poche pagine, l’indicazione dell’anno, nella numerazione delle pagine, può essere omessa |
REGISTRI MULTIAZIENDALI |
Spariscono i seguenti adempimenti: Rimangono i seguenti adempimenti:
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